Associazione Unlimited4afrika, dove l’amore per il prossimo non trova confini!

La vita è fatta di opportunità. Esse rappresentano lo slancio che ogni persona dovrebbe avere per potersi realizzare nella propria esistenza. Non mi sto riferendo ad accadimenti ed eventi di portata straordinaria: ci sono, infatti, parti del mondo dove queste opportunità finiscono per identificarsi con la semplice possibilità di mangiare e di liberarsi dell’analfabetismo.La storia che vorrei raccontare è quella di un’associazione, l’Unlimited4afrika; soffermandomi, dapprima, sulla sua fondatrice, Esther Chapman, e, in particolare, sulla storia che l’ha guidata nella creazione del suo progetto. Potrebbe capitare di incontrare delle persone che sembrano toccarci in un modo particolarmente intenso che, con delle modalità a noi inaspettate, ottengono la nostra attenzione.

Ci sono realtà, come quelle dei social network, caratterizzate spesso da una comunicazione superficiale e da una buona dose di diffidenza verso tutti quegli interlocutori sconosciuti che incontriamo. Poi potrebbe capitare di ricevere un messaggio capace di attirare la nostra attenzione fino a metterci davanti al nostro senso di responsabilità. Ed è proprio questo quello che è successo a Esther quando, due anni fa, un messaggio su Facebook diede uno scossone alla sua vita: “Non abbiamo nulla da mangiare, facciamo fatica. Ci puoi aiutare?”.

Un messaggio secco che non passa indifferente ma che rappresenta il punto di partenza di una conversazione che, con molto timore, la spinge a fare una piccola donazione, giusto quanto basta per comprare un sacco di riso.

La comunicazione continua per un anno e mezzo, nel corso dei quali Esther legge i racconti che Amadou le scrive dal Gambia sempre con molto timore, fino a quando, un giorno, le racconta della malattia del fratellino, dell’impossibilità economica di curarlo e del profondo senso di impotenza che provava la mamma. Nonostante la paura, Esther, decide che è arrivato il momento di partire. Scopre, così, un mondo diverso da quello che conosce, terribilmente difficile e ingiusto, caratterizzato da povertà e problemi di base, come un sistema sanitario fatiscente, mancanza di educazione e scarsa percezione dell’igiene. E, nonostante le mille difficoltà che queste persone sono costrette a sopportare, sono sempre gentili e sorridenti.

Tra i primi obiettivi di Esther vi è quello di realizzare il desiderio di Amadou di poter frequentare la scuola, i cui limiti d’accesso erano dovuti all’impossibilità di comprare l’uniforme, le scarpe e i libri. Un’opportunità così scontata in Europa ma che si trasforma per lui in un grande onore.

Nasce così, dal profondo e semplice desiderio di creare l’opportunità di un futuro migliore per i bambini in Gambia, l’associazione Unlimited4afrika. Un progetto ampio che parte dall’Asilo e arriva alla formazione professione; con azioni che vanno dalla costruzione delle scuole alle adozioni a distanza. Perché esso crede nel ruolo determinante dell’educazione e nella sua grande incidenza nella possibilità di creare un futuro.

Un progetto a cui si affianca quello parallelo di Alieu Jaiteh; la sua storia è quella di un ragazzo che ha perso la vista a venti anni e, quella che per molti potrebbe essere una tragedia, per lui è stato un punto di partenza per dare vita all’associazione Start Now, www.startnowgambia.org un centro che aiuta le persone cieche a condurre una vita indipendente, regalando loro una grande opportunità. Un’opportunità che per concretizzarsi ha bisogno di un sostegno economico capace alimentarne i progetti, tra cui il desiderio di avere un pulmino per portare in giro i non vedenti.

Una collaborazione tra i due che è cominciata con un incontro casuale su un autobus e che si rafforzata con l’invito che Esther ha volto a Alieu di incontrarsi in Svizzera.

Il 21 maggio 2022 Esther Chapman è partita per il Gambia con il Van e un rimorchio di aiuti.

Il suo obiettivo è quello di creare un’opportunità per tutti quei bambini e quei ragazzi, per cercare di offrire loro la possibilità di una vita più giusta. Esther da sola non può farcela essa ha bisogno di un sopporto che la sostenga in questa sua missione. I modi attraverso cui è possibile sostenerla sono diversi, con la donazione di mezzi materiali come: mobili per scuole, computer, libri, penne, vestiti; con un sostegno economico attraverso una donazione o anche prendendo un bambino in affido. I progetti di Unlimited4afrika e di Start Now Gambia possono essere seguiti su Facebook, Instagram e LinkedIn.

Offrire un’opportunità di un futuro migliore a un bambino è il gesto migliore che un essere umano possa fare. Esther può darti una mano ad aiutare, concedile la possibilità di aiutare qualcuno per te.

Dai il tuo sostegno con una donazione ai siti delle associazioni no profit www.unlimited4afrika.org e www.startnowgambia.org

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